Inv. Scu 362
La testa di dea, identificata come Iside, è adattata ad un busto non pertinente in alabastro; originariamente doveva essere abbinata ad una statua a figura intera.
La dea, con la testa leggermente rivolta verso sinistra, indossa un alto modio, decorato con un crescente lunare, sormontato da un disco solare affiancato da due cobra. La testa è cinta da una tenia e i capelli, separati da una scriminatura centrale, sono legati indietro in un nodo con due ciocche che ricadono lungo il collo.
La testa viene considerata come una copia di età romana, databile intorno alla metà del II secolo d.C., di un’immagine di Iside elaborata nel IV secolo a.C.
Già nella collezione del cardinale Alessandro Albani, l’ opera è stata acquistata per il Museo Capitolino nel 1733.