Inv. Scu 262
L’uomo, abbigliato con tunica, un mantello che gli ricade sulla gambe e calzature con lacci (calcei) ai piedi, regge tra le mani un rotolo ed una tavoletta; si propone dunque nei panni di un intellettuale, secondo l’iconografia divenuta ormai usuale.
Il viso, girato sulla sinistra, offre i tratti energici di un uomo ancora in età giovanile. L’espressione è segnata dal taglio delle sopracciglia, al di sotto delle quali si spalancano i grandi occhi.
Gli zigomi sono alti, le labbra carnose e appena dischiuse. L’acconciatura, con la prima fila di riccioli a piccole ciocche mosse che si adagiano sulla fronte, aperta sulla fronte nel tipico motivo “a tenaglia”, era di moda nella prima età imperiale.
L’opera, rinvenuta probabilmente a Roma, è stata datata all’ età tiberiana (14- 37 d.C.).