Inv. Scu 60
Statua di divinità maschile giovanile, stante, con il peso sorretto dalla gamba destra, e la sinistra arretrata. La figura indossa un ampio mantello a larghe falde che, agganciato con una fibbia sulla spalla destra, gli copre in diagonale il torso, ricadendo poi sul braccio opposto all’altezza del gomito.
L’identificazione di questa figura giovanile con Mercurio è dovuta alla presenza di due attributi tipici del dio: il copricapo a tesa (petaso) e il caduceo (bastone con due serpenti attorcigliati intorno ad esso) che come l’oggetto tenuto nella mano sinistra, sono frutto di aggiunte di età successiva. Non è quindi possibile attribuire con certezza il soggetto ad una specifica divinità, vista l’assenza di attributi originali.
Il tipo statuario, in posa policletea, è adatto ad immagini di divinità giovani, quali Mercurio, Apollo o i Dioscuri.
L’opera è databile all’età di Marco Aurelio (161-180 d.C.).