Inv. Scu 849
La testa supera le dimensioni naturali e rappresenta un uomo barbuto di mezz’età, in posizione frontale, con lo sguardo rivolto in alto a destra.
Questo ritratto sembrerebbe rappresentare Clodio Albino, governatore di Britannia e eletto Cesare da Settimio Severo, sconfitto poi da quest’ultimo a Lungdunum (Lione) nel 197 d.C.
I capelli sono abbondanti, mossi e vaporosi, lavorati con il sussidio del trapano; i riccioli appaiono quindi chiusi e tre di essi cadono simmetricamente sulla fronte. La barba è corta e anch’essa lavorata con lo stesso strumento. Le sopracciglia sono incise, le iridi e le pupille sono rese assai realisticamente, con grande dovizia nella resa del condotto lacrimale. Delle rughe incidono la fronte e gli angoli esterni degli occhi.
Quest’opera in marmo pario è sicuramente un buon esemplare della ritrattistica della fine del II sec. d.C. Il pezzo fu ritrovato nei pressi di San Vito.