Statua di Amazzone ferita

Inv. Scu 733

Replica risalente alla prima età imperiale (10 a.C.-10 d.C.) della celebre statua di Amazzone ferita, attribuita a Fidia.
La donna indossa come di consueto solo un leggero chitone che, trattenuto su una spalla, lascia scoperto il seno sinistro.
Il peso della figura è impostato sulla gamba destra, mentre la sinistra è avanzata e flessa e sfiora il suolo solo con la punta del piede. Il braccio destro, sollevato, è piegato ad angolo retto in modo da poter superare il capo e giungere ad impugnare con le dita una delle frecce contenute nella faretra indossata a tracolla.
La testa, pure antica, non è però pertinente: venne aggiunta alla statua in un restauro posteriore al 1775.
Fu questa Amazzone oppure l’altra del tipo di Sosikles - Scu 637- conservata sempre a Palazzo Nuovo, ad essere stata trovata sul Palatino a Vigna Roncone e venduta al cardinale Ippolito d’Este nel 1570.
La scultura era presente a Villa d’Este fin dal 1572 e fu donata ai Musei Capitolini da papa Benedetto XIV che l’aveva acquistata nel 1753.