Inv. Scu 681
Busto femminile tagliato al di sotto del seno e panneggiato con tunica e mantello.
Il viso della donna, volto verso la sua destra, è dominato dai larghi occhi spalancati, con iride e pupille incise. Le labbra sono strette e serrate, mentre il mento risulta sfuggente.
L’acconciatura è piuttosto elaborata: i capelli, ripartiti sulla fronte con una semplice scriminatura centrale e segnati con un minuto tratteggio, giungono a lambire morbidamente la base del collo e sono poi raccolti sulla nuca in una larga treccia arrotolata su sè stessa, fino a comporre un largo chignon circolare. Una seconda treccia, che nasce da questo sistema, decora la sommità della fronte.
La scultura è stata datata all’età severiana.
Già nella collezione del cardinale Alessandro Albani, il busto venne acquistato per il Museo Capitolino nel 1733. Prima di essere trasferita nella collocazione attuale, la scultura è stata esposta nel Salone del Palazzo Nuovo.