Inv. Scu 391
Il ritratto raffigura un ragazzo i cui tratti si avvicinano a quelli di Pertinace Cesare , figlio dell’imperatore Pertinace, princeps iuventutis (titolo onorario conferito ai membri più giovani della famiglia imperiale) nel 193 d.C.
Il ritratto era originariamente destinato all’inserimento su una statua a figura intera.
Il viso, dal modellato asciutto, è caratterizzato dai grandi occhi spalancati con iride e pupilla incise, dalle sopracciglia energiche ed asimmetriche, dal naso largo e dalla bocca carnosa. I capelli sono pettinati a piccole ciocche ondulate che seguono il profilo della fronte e della calotta cranica.
L’identificazione con Pertinace Cesare, se corretta, permette di datare il ritratto alla fine del II secolo d.C.
Già nella collezione del cardinal Alessandro Albani, il ritratto è stato acquistato per il Museo Capitolino nel 1733.