Inv. Scu 388
Il ritratto raffigura una donna con un viso particolarmente tondeggiante. Gli occhi, piuttosto grandi e con iride e pupilla incise, sono sormontati da palpebre pesanti e sopracciglia quasi congiunte. Il naso è leggermente aquilino, le labbra serrate.
I capelli, divisi da una scriminatura centrale, si dispongono sulle tempie, coprendo le orecchie, e si raccolgono indietro in una treccia circolare all’altezza della nuca.
La pettinatura, di solito associata ad imperatrici della dinastia Severiana, come Giulia Domna, moglie di Settimio Severo, permette di datare il ritratto agli inizi del III secolo d.C.