Inv. Scu 287
La statua è stata interpretata come la rappresentazione di Psiche anche se una diversa interpretazione la considerava parte di un gruppo di Niobidi, per la somiglianza con alcune statue di Niobidi conservate a Firenze.
La ragazza, colta in un momento di grande spavento, gira la testa all’indietro e mostra un ‘espressione impaurita; la fanciulla è vestita di una lunga tunica (chitone) che, scivolando dalla spalla destra, le ricade in morbide ed irregolari pieghe.
La statua è stata considerata una copia romana da un originale greco ispirato alle opere degli scultori Scopas e Prassitele .
La statua, ritrovata a Villa d’Este, fu acquistata da papa Benedetto XIV nel 1753 che la donò ai Musei Capitolini.