Inv. Scu 232
Ritratto femminile, montato su un busto in alabastro (forse non pertinente), abbigliato con il tipico costume isiaco con nodo centrale sul seno.
L’opera appartiene ad una serie di ritratti privati che tende ad imitare la fisionomia dell’imperatrice Faustina Maggiore, moglie di Antonino Pio.
I capelli sono pettinati in una acconciatura molto elaborata: sulla fronte, ad una prima fila di onde soffici, ne sono sovrapposte due con fitte treccioline; i capelli sono raccolti sulla nuca in una stretta treccia, posizionata in verticale, su tutta la lunghezza dell’occipite.
Il busto si data alla prima età antonina (140-160 d.C.).