Inv. Scu 61
La statua, di dimensioni colossali, raffigura una dea in movimento. La sua corretta identificazione è ancora oggetto di discussione, dal momento che non esistono confronti per questo tipo iconografico. Vista l’assenza di arco e frecce, e la posizione in movimento, è piuttosto probabile che raffiguri Artemis/Diana nelle vesti di portatrice di fiaccole, che dunque vanno immaginate in entrambe le mani.
La gamba sinistra è avanzata in un ampio passo, la destra arretrata. Indossa un lungo peplo con spacco che lascia uscire la gamba destra, con una alta cinta sotto il seno. La mano sinistra è sollevata a sostenere un oggetto, la destra abbassata lungo il fianco.
Le pieghe della veste scendono in maniera lineare e non risentono molto del movimento in avanti compiuto dalla dea. Solo l’ apoptygma si espande, discostandosi dal corpo gonfiato dal vento.
La capigliatura è morbida e corposa, le ciocche riccie sono legate e scendono dietro la nuca, sul capo è un nodo decorato con la mezzaluna. Il volto è inespressivo, con lo sguardo rivolto verso l’alto in direzione del braccio sinistro.
La testa non è pertinente, ma risale verosimilmente ad un intervento post-antico.
Per il suo stile e la resa del panneggio la scultura, rinvenuta probabilmente a Roma, è datata al I sec. d.C.