Statua togata di Adriano

Inv. Scu 54

La statua di dimensioni superiori al vero, mostra l’imperatore Adriano stante, gravitante sulla gamba sinistra, la destra leggermente arretrata e scartata di lato; delle braccia, in parte di restauro, la sinistra piegata al gomito è protesa in avanti ora a sostenere un rotulo, la destra doveva allungarsi in basso, parallela al corpo: ora la mano sorregge una patera.
Si tratta dell’unica statua che mostra l’imperatore Adriano in qualità di offerente; la presentazione a capo velato sembra riferirsi alla specifica funzione religiosa pubblica in qualità di pontifex maximus.

L’ imperatore veste una lunga tunica con maniche lunghe al gomito, che lascia scoperti i piedi che calzano i calcei patricii; al di sopra è portata la toga, caratterizzata da ampio balteus movimentato da pieghe corpose, discendente dalla spalla sinistra e avvolgente il fianco destro, mentre sul dorso un ampio lembo è rialzato a velare la testa.

La scultura rientra in un modello ritrattistico definito come “Typus Baiae”; il tipo, noto da circa venti repliche, contrassegnato dalla barba tenuta corta e dalle ciocche di capelli rigonfi sulla fronte, dagli occhi con iride incisa e dalla pupilla indicata da un approfondimento semicircolare, è databile tra il 130-140 d.C., epoca alla quale deve essere riferita anche la statua.

L’opera è stata rinvenuta presso Santo Stefano Rotondo.