Inv. Scu 53
Questo gruppo mostra Polifemo che trattiene il corpo morto di un compagno di Ulisse.
Il personaggio siede su uno sperone roccioso, con il torso leggermente inclinato verso sinistra e il piede destro pesantemente poggiato sugli arti della sua vittima; sulla gamba la pelle di animale sottolinea la sua natura ferina.
Con una mano afferra il giovane greco, con l’altra un flauto a sette canne (flauto di Pan), che è tuttavia un’aggiunta moderna; nell’ipotesi che la mano destra stringesse originariamente una coppa, la scultura rappresenterebbe l’episodio dell’offerta del vino a Polifemo da parte di Ulisse.
Il volto e lo sguardo sono girati verso destra, come se improvvisamente qualcuno avesse attirato la sua attenzione. La presenza del terzo occhio ci permette di identificarlo come un Ciclope, leggendaria figura legata al mito di Ulisse.
La testa del greco è frutto di un restauro successivo, ma comunque antica, forse relativa a un personaggio di un corteo bacchico vista la presenza della corona di pampini.
In origine la testa penzolava all’indietro, un movimento non rispettato dal restauratore.
È possibile che l’opera facesse parte di un gruppo composito, forse a decorazione di un ninfeo.
La scultura fu ritrovata in Piazza Venezia ed è stata datata all’ età antonina (138-191 d.C.).