Statua femminile nel tipo dell’Immortalità

Inv. Scu 52

Statua femminile con testa non pertinente; poggia sulla gamba sinistra mentre la destra è leggermente piegata; indossa un mantello (himation), annodato trasversalmente sul busto e un lungo peplo a manica corta.

Uno stretto confronto è possibile con una testa femminile acconciata con diadema a Villa Albani, in cui si è riconosciuta una divinità (Afrodite?) e che è stata datata in epoca antonina soprattutto per la resa dei capelli, sommariamente sbozzati.

Analoghi sono l’ovale allungato del viso incorniciato da una chioma con riga sulla bassa fronte, il dettaglio della piccola bocca, assai aperta e le orecchie del tutto nascoste dai ciuffi, con un ricciolo che sfugge dall’attacco della chioma.

La figura, di sorvegliata esecuzione persino sul retro, fa pensare ad una datazione entro la prima metà del I secolo d.C.(0-50 d.C.)

La scultura, probabilmente trovata a Roma, fu donata, insieme ad altre, da Pio V ai Musei Capitolini.