Statua di una Baccante

Inv. Scu 39

Statua femminile abbigliata con una lunga veste (peplo) il cui lembo (apoptygma) ricade sulle spalle con un corto mantello (clamide).

Il capo, non pertinente, riproduce piuttosto una divinità maschile, forse Apollo, ed è ornato con una coroncina di spighe (di restauro, in gesso).

Alcuni attributi presenti hanno portato alla sua identificazione come Baccante: il grappolo d’uva nella mano sinistra, i crotali (uno strumento musicale a percussione) nella mano destra e sotto il piede uno scabellum (lo strumento che scandiva il ritmo), questi ultimi integrati nel restauro quando la statua era parte della Collezione Albani.

L’identificazione del personaggio si è quindi prestata a numerose interpretazioni a causa degli interventi di restauro che ne hanno modificato l’aspetto; fu identificata inizialmente come Pomona, quindi come Semele e come Cerere.

L’opera sembra essere una copia romana della prima metà del II sec. d.C. da un originale greco della fine del V sec. a.C.