Statua femminile

Inv. Scu 38


La statua indossa una tunica leggera (chitone) e un mantello (himation) che copre anche la testa. La mano destra con la spola e la mano sinistra con il panneggio sono frutto di un restauro moderno.

Il tipo scultoreo deriva da modelli statuari del primo ellenismo databili al IV secolo a.C. In età imperiale romana tale tipo era in genere adottato per statue ritratto raffiguranti imperatrici o private cittadine; in quest’ultimo caso, statue del genere potevano avere una destinazione funeraria.

Il ritratto capitolino rappresenta una giovane donna; la pettinatura si caratterizza per un ciuffo sulla fronte e due bande ondulate di capelli ai lati di esso che vanno a coprire parzialmente le orecchie. La capigliatura trova precisi paralleli nei ritratti di Livia e permette di datare la statua alla prima età augustea (20-10 a.C.).
Alla fine del Cinquecento, la statua si trovava nel Belvedere Vaticano; nel 1735 venne acquistata da Alessandro Gregorio Capponi per il Museo Capitolino dai Padri Carmelitani Scalzi della chiesa al Monte di Pietà.