The female statue wears a thin tunic (chiton) and a mantle (himation) also covering the head. The right hand holding the spool and the left hand grasping the folders of the mantle are modern restorations.
The sculptural type derives from early Hellenistic models dating to the fourth century BC. In the Roman imperial period the type was usually adopted for portrait-statues featuring either empresses or private ladies; in the latter case statues of this kind were normally used in a funerary context.
The portrait of the Capitoline exemplar features a young lady; the hair is characterized by a roll above the forehead and two wavy bands to either side of it partially covering the ears. The coiffure finds precise parallels in portraits of Livia and dates the statue to the early Augustan age (20-10 BC).
In the late sixteenth century, the statue was placed in the Vatican Belvedere; in 1735 the statue was purchased for the Capitoline Museum by Alessandro Gregorio Capponi who acquired it from the Padri Carmelitani Scalzi of the Monte di Pietà.
La statua indossa una tunica leggera (chitone) e un mantello (himation) che copre anche la testa. La mano destra con la spola e la mano sinistra con il panneggio sono frutto di un restauro moderno.
Il tipo scultoreo deriva da modelli statuari del primo ellenismo databili al IV secolo a.C. In età imperiale romana tale tipo era in genere adottato per statue ritratto raffiguranti imperatrici o private cittadine; in quest’ultimo caso, statue del genere potevano avere una destinazione funeraria.
Il ritratto capitolino rappresenta una giovane donna; la pettinatura si caratterizza per un ciuffo sulla fronte e due bande ondulate di capelli ai lati di esso che vanno a coprire parzialmente le orecchie. La capigliatura trova precisi paralleli nei ritratti di Livia e permette di datare la statua alla prima età augustea (20-10 BC).
Alla fine del Cinquecento, la statua si trovava nel Belvedere Vaticano; nel 1735 venne acquistata da Alessandro Gregorio Capponi per il Museo Capitolino dai Padri Carmelitani Scalzi della chiesa al Monte di Pietà.
La statua indossa una tunica leggera (chitone) e un mantello che copre anche la testa. La mano destra con la spola e la mano sinistra con il panneggio sono frutto di un restauro moderno.
Il tipo scultoreo deriva da modelli statuari del primo ellenismo databili al IV secolo a.C. In età imperiale romana tale tipo era in genere adottato per statue ritratto raffiguranti imperatrici o private cittadine; in quest’ultimo caso, statue del genere potevano avere una destinazione funeraria.
Il ritratto capitolino rappresenta una giovane donna; la pettinatura si caratterizza per un ciuffo sulla fronte e due bande ondulate di capelli ai lati di esso che vanno a coprire parzialmente le orecchie. La capigliatura trova precisi paralleli nei ritratti di Livia e permette di datare la statua alla prima età augustea (20-10 BC).
Alla fine del Cinquecento, la statua si trovava nel Belvedere Vaticano; nel 1735 venne acquistata da Alessandro Gregorio Capponi per il Museo Capitolino dai Padri Carmelitani Scalzi della chiesa al Monte di Pietà.