Inv. Scu 1073
L’opera è in bronzo, caratterizzato da una patina verde scuro; la forma sgraziata è dovuta parzialmente al lavoro del restauratore, il quale ripristinò il terzo dito, il più lungo e dal contorno danneggiato. In ogni caso l’aspetto risulta pesante sopratutto nella parte del collo. Il piede fu menzionato per la prima volta da Albertini.
All’inizio fu collocato nel portico, ma Aldrovandi lo vide esposto dentro il palazzo. Successivamente gli inventari riportano questi spostamenti: Sala delle oche (1687), Stanza dell’Ercole (1692) ed in seguito portato nella sala dei bronzi (1876).
Erroneamente, è stato ritenuto che il piede appartenesse ad una statua collocata presso la Piramide Cestia.
L’opera, molto probabilmente rinvenuta a Roma, fa forse parte del primo nucleo di opere bronzee giunte dal Laterano in Campidoglio per volontà di Sisto IV nel XV secolo.