Busto di Adriano

Inv. Scu 193

Busto di Adriano, tagliato all’altezza dei pettorali, in nudità.

L’ovale del viso, volto sulla destra, risulta dominato dal taglio allungato degli occhi, la cui espressione è accentuata dalle sopracciglia decise, dal naso regolare e dalla barba che incornicia il volto fino a confluire all’attacco dei capelli sulle tempie.

Il modellato del volto è reso con sapienti passaggi sfumati, che indicano naturalisticamente le pieghe della pelle; i lineamenti sono nitidamente contornati, secondo gli stilemi tipici della prima età adrianea; gli occhi sono ancora privi di incisioni interne, come in tutte le altre repliche del tipo.

Con l’incarnato liscio e sfumato contrasta la capigliatura, che possiede notevole risalto plastico; movimento, consistenza e lucentezza dei capelli sono resi naturalisticamente.

Si tratta del tipo iconografico che prende il nome di “Vaticano Chiaramonti 392″, di cui sono note una ventina di repliche; in base ai confronti con le emissioni monetali e alla fisionomia ancora giovanile, la creazione del modello ufficiale viene collocato nel 118 d.C., per celebrare l’arrivo di Adriano a Roma come neo-imperatore o la nomina al secondo consolato.

I caratteri stilistici confermano la datazione della scultura in esame nella prima età adrianea (118-130 d.C.), vicina a quella del prototipo ufficiale.

Il busto è stato rinvenuto nei pressi di Villa Adriana.