Inv. Scu 636
La donna indossa una tunica lunga fino alle caviglie ed un mantello frangiato che le ricopre anche il capo e che, scendendo sulle spalle, ne avvolge la figura fino all’altezza delle ginocchia. Statua nel tipo cosiddetto della “Pudicitia”, raffigurazione della dea che personificava la virtù della modestia.
L’acconciatura della donna ricalca quella caratteristica della imperatrice Giulia Domna, moglie di Lucius Septimius Severus.
L’opera, rinvenuta probabilmente a Roma, è datata alla prima età severiana.