Inv. Scu 377
La testa, collocata su un busto moderno, raffigura una divinità femminile di difficile identificazione. I capelli, divisi da una scriminatura centrale, sono raccolti in un basso chignon sulla nuca; due ciocche ricadono sulle spalle. La sommità della calotta, non lavorata, è divisa dalle ciocche frontali attraverso una risega che originariamente doveva ospitare un ornamento, forse una corona o un diadema realizzato in altro materiale. Il volto, molto restaurato, si caratterizza per una certa espressione malinconica.
L’opera viene considerata come una replica romana di un originale greco in bronzo databile al V secolo a.C.
Già nella collezione del cardinal Alessandro Albani, la testa è stata acquistata per il Museo Capitolino nel 1733.