Inv. Scu 1716
La figura, in marmo pentelico, è stata riconosciuta con quella di Eros per la presenza di un frammento di una piccola ala sulla spalla sinistra. La giovane divinità è qui rappresentata nuda con il solo mantello che, poggiato sulla spalla sinistra, scende morbidamente fino ai piedi.
L’opera fu scoperta mancante della testa, del braccio destro, dell’avambraccio sinistro, di parte della gamba sinistra.
La mano destra era appoggiata sull’anca, mentre la mano sinistra, non più conservata, stringeva probabilmente un attributo, del quale restano gli attacchi sul mantello. La gamba destra, stante, sosteneva la gamba sinistra, la quale leggermente avanzata, era portata davanti allo stinco destro.
L’opera, databile ad età adrianea, è stata rinvenuta durante gli scavi eseguiti presso gli Horti Lamiani, sull’Esquilino.