Inv. Scu 1138
Si tratta della raffigurazione di un componente del corteggio dionisiaco, tema che ebbe grandissima fortuna nei programmi decorativi delle ricche residenze romane imperiali.
La statua rappresenta un giovane Satiro nudo con un cesto colmo d’uva sulla spalla sinistra. La testa è coronata di rami di pino che quasi nascondono due piccole corna sulla fronte. Il volto, dal modellato morbido e dalle labbra carnose, è caratterizzato da uno sguardo assorto e quasi sognante.
L’opera fu realizzata in età antonina (138-192 d.C.); si tratta probabilmente di una chiara rielaborazione di un originale greco di età ellenistica.
La statua fu ritrovata sull’Esquilino, nei pressi della Villa Palombara, realizzata nell’area, occupata in età imperiale, dagli Horti Lamiani.