Inv. Scu 637
La donna indossa come di consueto una leggera tunica (chitone) che, trattenuta su una sola spalla, le lascia scoperto il seno destro, ed un corto mantello (clamide), visibile solo all’attacco del collo, che le scivola sulle spalle.
Il peso della figura è impostato sulla gamba sinistra, mentre la destra è arretrata e flessa e sfiora solo con la punta delle dita il suolo.
Entrambe le braccia sono di restauro: il braccio destro, sollevato, è piegato ad angolo retto a sostenere verosimilmente una lancia, il sinistro si appoggia al torace ad allontanare i lembi del tessuto dalle ferite subite.
L’opera, rinvenuta nei pressi di Vila d’Este, a Tivoli, è una replica di prima età imperiale (10-50 d.C.) della celebre statua di Amazzone ferita, attribuita allo scultore Cresila.