Inv. Scu 627
Statua di giovane Satiro, raffigurato in nudità ad eccezione di una pelle di pantera (nebris), annodata sulla spalla destra e portata fin sulla spalla sinistra.
Il volto, sensibilmente ruotato sulla destra, trasmette bene l’estasi del momento: i piani facciali sono fortemente asimmetrici, come pure le sopracciglia e il profilo degli occhi; le labbra sono socchiuse, e lasciano intravedere l’arcata dentaria.
La figura è impostata con il peso sulla gamba destra, la sinistra è avanzata; il movimento determina uno sbilanciamento evidente nello spostamento dell’anca sulla destra e nella torsione del busto.
Il braccio destro è sollevato a reggere un pomo (di restauro), un grappolo d’uva affiora invece tra le pieghe del mantello sulla mano sinistra.
L’opera è una copia di media età imperiale (138-160 d.C.) di un originale attribuito allo scultore Prassitele.
L’opera è stata rinvenuta a Lanuvio, nei pressi della cosiddetta “Villa di Antonino Pio“