Inv. Scu 996
Piccola statua femminile con la parte superiore del corpo nuda e le gambe coperte da un mantello. La figura si sporge in avanti, con la gamba sinistra piegata all’altezza del ginocchio, sul quale appoggia il gomito sinistro.
Mancano la testa, le mani, parte della roccia e del panneggio
Si tratta probabilmente della rappresentazione di una ninfa, l’iconografia della quale si ispira al modello dell’Afrodite di Capua, il cui originale greco è un’opera bronzea dello scultore Lisippo del 330- 320 a.C.
La scultura, trovata vicino la chiesa di Sant’ Eusebio (sull’Esquilino), è una copia di età imperiale da un originale del II secolo a.C.