Inv. Scu 960
Il frammento di maggiori dimensioni presenta in primo piano la cinta muraria in blocchi squadrati, coronata di merli, dinanzi alla quale si vedono un cembalo e due flauti.
Sulla sinistra un albero frondoso intrecciato con pampini d’uva: uno dei suoi rami si allunga fino ad entrare in un’arcata del torrione che si erge sulle mura.
L’altro frammento, non combaciante, è decorato con la raffigurazione di un tempietto ionico a quattro colonne (tetrastilo), sul cui frontone campeggia un ulteriore simbolo dionisiaco: il cestino ricolmo di frutta (liknon), utilizzato nel corso dei rituali dionisiaci.
Il frammento, ritrovato nei pressi della Chiesa di San Vito all’ Esquilino, è stato datato alla metà del I sec d.C. (40-60 d.C.).