Inv. Scu 889
La testa, di dimensioni superiori al vero, è volta verso destra e leggermente inclinata sul lato. Il ritratto si distingue per l’esecuzione di qualità eccezionale; i tratti del volto per quanto idealizzato e il confronto con le immagini monetali hanno permesso di identificarlo come Matidia Maggiore, madre di Sabina e suocera di Adriano, nominata Augusta da Traiano nel 112 d.C.
Il legame di Adriano con la suocera è noto, le fonti ci parlano del grande rispetto e della riconoscenza che egli provava per Matidia; in occasione della sua morte l’imperatore pronunciò un elogio funebre davanti al Senato e organizzò, in occasione della sua divinizzazione, giochi gladiatori e distribuzioni di donativi al popolo.
Il volto è pieno e ha una forma piuttosto squadrata. La fronte è alta e spaziosa, le sopracciglia sono folte. Gli occhi sono piccoli e infossati con occhiaie, indice dell’avanzata età del personaggio. Il naso è leggermente ingobbito, la bocca piccola e socchiusa con il labbro superiore ondulato e quello inferiore più carnoso.
La donna indossa un diadema di capelli costituito da 10 ciocche rigide disposte simmetricamente ad incoronare il volto.
L’opera è databile alla prima età adrianea e fu rinvenuta nei pressi dell’Esquilino.