Inv. Scu 640
La figura è tutta sbilanciata sulla destra: entrambe le gambe sono flesse, la linea delle spalle in diagonale verso destra, il braccio sinistro piegato a reggere un lembo del mantello, il destro, anch’esso flesso, appena discosto dalla figura.
La raffigurazione di personaggi anziani fu un motivo di genere molto amato in età ellenistica: questa figura doveva far parte verosimilmente di un gruppo composito, come sembra desumibile dalla gestualità della donna, volta alla sua sinistra in atteggiamento di evidente sorpresa e apprensione per la scena che doveva compiersi poco oltre.
Il capo è volto con decisione sulla sinistra. La donna indossa una leggerissima tunica (chitone) lunga fino ai piedi, che aderisce alle forme del corpo, rivelandone la non giovanissima età ed un mantello che ne ricopre la metà inferiore della figura, dalle anche alle ginocchia.
L’opera, rinvenuta probabilmente a Roma, è una replica della prima età imperiale di un originale di età ellenistica .
Dopo essere appartenuta alla Collezione Boccapaduli, nel 1566 venne donata da Pio V ai Musei Vaticani e nel 1733 entrò a far parte delle Collezioni Capitoline.