Testa colossale di Costantino

Inv. Scu 1072

La testa in bronzo dorato, attualmente montata su un collo realizzato in epoca moderna (1595-1603), doveva avere una visione antica perfettamente frontale e dal basso, come testimoniato dal volto piuttosto allungato e simmetrico.

La parte antica del ritratto consente di ricostruire una statua colossale che non doveva superare più di cinque volte le dimensioni naturali.

Nessun elemento consente di stabilire se la statua fosse seduta o, più verosimilmente, stante, nel qual caso doveva raggiungere un’altezza di otto o al massimo nove metri di altezza.

Una fonte medievale menziona una corona d’oro ornata di gemme, le cui tracce non sono riconoscibili nella capigliatura; lungo l’orlo superiore della testa, dove i capelli si interrompono per mancanza della calotta, una piccola serie di fori quadrangolari passanti potrebbe essere spiegata con la presenza di una corona radiata, ipotesi avvalorata anche dalla presenza di una sorta di dente, funzionale forse all’appoggio della corona.

Tracce di doratura, in passato visibili solo sul dorso della mano, sono state messe in luce sulla testa in occasione del recente intervento di restauro.

Le forme carnose del volto sono segnate da alcuni tratti espressivi, come le pieghe presenti alla radice del naso, sotto gli occhi e intorno alla bocca, o come l’avvallamento al centro del mento, che accentuano la caratterizzazione di età avanzata del ritratto.

Segni caratteristici della senilità sono le guance cadenti e le borse sotto gli occhi, che inducono a escludere che possa trattarsi di uno dei figli di Costantino, come era stato proposto inizialmente. Persino l’identificazione con Costanzo II, sovente ribadita per la forte somiglianza con le immagini monetali, appare poco probabile, in quanto anch’ egli visse al massimo fino a 45 anni.

L’ipotesi più probabile è che si tratti di un’immagine di Costantino, realizzata negli ultimi anni della sua vita, o meno probabilmente dopo la sua morte, intorno al 360 d.C.

La datazione si può far risalire all’ età costantiniana, intorno al 330-337 d.C.

È ignota la provenienza della scultura, conservata almeno dal XII secolo (secondo Magister Gregorius) in Laterano e trasferita in Campidoglio nel 1471 insieme agli altri bronzi della ‘donazione’ di papa Sisto IV.