Statua di Centauro vecchio

Inv. Scu 658

La statua, volta a destra, presenta un ritmo sinuoso determinato dalla accentuata torsione del busto (inarcato all’indietro ed inclinato sulla destra) e dalla posizione delle braccia (raccolte insieme dietro la schiena).

Il movimento è accentuato dalla zampa anteriore destra del quadrupede, sollevata dal suolo e flessa.

Questa scultura, come quella del Centauro giovane , sono firmate sul plinto dagli artisti Aristeas e Papias e sono entrambe in marmo bigio morato, materiale raro e pregiato che si estraeva dalle cave del promontorio di Capo Tenaro in Laconia (Peloponneso).

La lavorazione è di altissima qualità: evidente è la ricerca di effetti metallici nella resa delle chiome, della barba e delle code da cui si presume la derivazione da originali in bronzo.

L’opera, datata all’ età adrianea (117-138 d.C.) , fu rinvenuta insieme a quella del centauro giovane nella Villa Adriana a Tivoli, negli scavi del cardinale Furietti.

Entrambe le opere furono acquistate per il Museo Capitolino da Clemente XIII nel 1765.

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